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Tinto1970
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Come valorizzare le risorse usate dalle VM

ieri provando rvtools (http://www.robware.net/ molto carino e free) mi è tornata in mente una domanda che avevo in testa da un po'.

Fino a poco tempo fa quando qualcuno in azienda (o in una delle sottoaziende) si inventava un nuovo progetto, un nuovo sw gestionale etc etc nel progetto di investimento si metteva sw, servizi e il/i server su cui avrebbero girato.

Oggi "tanto c'è vmware" quindi il server viene considerato disponibile a costo 0. Peccato che non sia cosi' anche perche' normalmente chi ti vende un applicativo come minimo chiede 4 core+8GB di ram tanto per stare sicuro e perche' tanto "oggi la ram costa poco".

Come fate per avere almeno una stima di quanto costa in termini di hardware ogni VM, a seconda delle risorse che usa?

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Alessandro aka Tinto VCP-DCV 2023 | VVSPHT 2023 | VMCE 2024 | vExpert 2024 | Veeam Legend
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ldelloca
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Ciao,

la risposta corretta sarebbe "chargeback"!!! Vmware ha fatto questo software appositamente per dare un valore alle virtual machines: caricando i costi hardware, software, di ore uomo, il sistema è in grado di dirti per ogni server, già deployato o "simulato", di dirti quanto costa.

Il software è nato appunto per permettere di rifatturare ai vari centri di costo le risorse consumate (appunto chargeback), anche se ultimamente si è diffuso anche il termine showback, ovvero l'uso del software per dimostrare i costi, anche se poi non vengono addebitati al reparto che ha richiesto i nuovi server.

Il problema è che chargeback stesso incide sui costi, dato che vmware non te lo regala!!!

Ho alcuni clienti che fan pagare ai vari uffici l'equivalente fisico del virtual server richiesto, molto brutalmente. Se come presupponi tu mi serve un 4 core con 8 gb di ram, lo disegno sul sito dell, vedo quanto costa e questo è il costo che chiedo. E' di una rozzezza unica, ma senza un vero chargeback è in effetti difficile fare stime. Anche perchè ad esempio fai pagare la potenza massima di cpu e non quella effettivamente usata.

Altrimenti puoi farti qualcosa "fai da te", loggando iops, ghz di cpu, ram, e suddividendo i costi di tutto il cluster per questi valori.... ma temo sia un casino assurdo....

Ci sono altri software di terze parti (mi viene in mente vkernel) ma non li ho mai usati.

Ciao,

Luca.



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Luca Dell'Oca
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Luca Dell'Oca | vExpert 2011-2012-2013-2014-2015-2016-2017, VCAP-DCD, CISSP #58353 | http://www.virtualtothecore.com | @dellock6 | http://www.linkedin.com/in/lucadelloca | If you find this post useful, please consider awarding points for "Correct" or "Helpful"

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Ciao,

la risposta corretta sarebbe "chargeback"!!! Vmware ha fatto questo software appositamente per dare un valore alle virtual machines: caricando i costi hardware, software, di ore uomo, il sistema è in grado di dirti per ogni server, già deployato o "simulato", di dirti quanto costa.

Il software è nato appunto per permettere di rifatturare ai vari centri di costo le risorse consumate (appunto chargeback), anche se ultimamente si è diffuso anche il termine showback, ovvero l'uso del software per dimostrare i costi, anche se poi non vengono addebitati al reparto che ha richiesto i nuovi server.

Il problema è che chargeback stesso incide sui costi, dato che vmware non te lo regala!!!

Ho alcuni clienti che fan pagare ai vari uffici l'equivalente fisico del virtual server richiesto, molto brutalmente. Se come presupponi tu mi serve un 4 core con 8 gb di ram, lo disegno sul sito dell, vedo quanto costa e questo è il costo che chiedo. E' di una rozzezza unica, ma senza un vero chargeback è in effetti difficile fare stime. Anche perchè ad esempio fai pagare la potenza massima di cpu e non quella effettivamente usata.

Altrimenti puoi farti qualcosa "fai da te", loggando iops, ghz di cpu, ram, e suddividendo i costi di tutto il cluster per questi valori.... ma temo sia un casino assurdo....

Ci sono altri software di terze parti (mi viene in mente vkernel) ma non li ho mai usati.

Ciao,

Luca.



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Tinto1970
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Il problema è che chargeback stesso incide sui costi, dato che vmware non te lo regala!!!

ho visto, costa circa 1000 euro per 25 VM. Non e' neanche tanto (ovviamente va rapportato agli altri costi).

Ho alcuni clienti che fan pagare ai vari uffici l'equivalente fisico del virtual server richiesto, molto brutalmente. Se come presupponi tu mi serve un 4 core con 8 gb di ram, lo disegno sul sito dell, vedo quanto costa e questo è il costo che chiedo

brutale ma se consideri che il "cliente" si becca a gratis HA, snapshot, cloni, probabilmente un sistema di backup e uno storage piu' robusto direi che ci possa "stare dentro" comodamente Smiley Wink

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drakpzone
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Quoto in toto quanto scritto da Luca, e aggiungo (la tematica mi interessa un sacco):

di prodotti di terze parti ci sono sicuramente quelli di VKernel, e quelli di quest (parte della suite Foglight/vFoglight).

A parte l'attenzione ai costi della soluzione di chargeback/showback, okkio ai seguenti aspetti (che valgono in assoluto per il chargeback/showback, non solo per il virtuale):

- cost model: tipicamente si sceglie fra 3 strade:

TFR (Tiered Flat Rate), ovvero "canone fisso" impostato con costi legati per es. a template, che identificano la "classe" di vm che stai erogando (gold, silver, bronze, ecc), in cui i fattori di costo possono essere i + vari: numero di vcpu, quantita' di vram, dimensione dei virtual disk, tier di storage impiegato, appartenenza a resource pool, shares di DRS, ecc. E' il modello piu' semplice da impiegare ma e' anche il meno preciso, perche' devi arrotondare i costi (in genere per eccesso) un po' con la mannaia. Ti obbliga anche in qualche modo a standardizzarti (ammesso che tu possa) su questi "vm tier" che non necessariamente possono matchare il sizing che fai/ti serve per le specifiche applicazioni. In aggiunta, e' abbastanza "unfair" rispetto ai consumatori, perche' non tiene in conto le effettive risorse consumate (2 utenti con vm identiche ma una idle e una con cpu a stecca pagano uguale, anche se incidono in modo completamente diverso sullo sfruttamento delle risorse del tuo cluster).

MRU (Measured Resource Utilization), ovvero misurazione delle effettive risorse utilizzate: molto + fico perche' paghi esattamente quello che consumi, partendo dall'assegnazione di costi per metrica per periodo (ad es. 0.01 eur per megahertz al mese, chesso'). La parte difficile qui sta nel quantificare i costi per le varie metriche, perche' non e' sempre semplice scorporare i costi dei singoli componenti dal "tutto" (magari puoi capire quanto ti costa la ram degli host... ma come spalmi i costi di sp e cache di uno storage array? e se usi autotiering? chi paga la parte flash e chi la parte sata? non impossibile, ma e' un bell'esercizio). Okkio che qui le metriche le devi avere tendenzialmente tutte, e non tutte le soluzioni di chargeback/showback sono in grado di gestirle tutte (alcuni misurano cpu, ram, network... ma magari manca la gestione di spazio disco e i/o disco...). Visto che e' molto + difficile da "disegnare", generalmente si parte con un modello TFR e poi si affina il tiro con MRU...

Misto (TFR + MRU), ovvero un canone flat (generalmente piu' basso), e aggiunta delle metriche a consumo, magari per quelle piu' onerose (spazio disco, iops, ram). E' il meglio dei due mondi, ma cmq non di banale implementazione.

Non e' finita qui: oltre alle metriche "virtuali" (ovvero risorse computazioniali, di rete, di storage, ecc) per i quali i sistemi di chargeback/showback ti danno evidenza dell'effettivo consumo, dovresti poi anche considerare costi "nascosti", tipo licenze (OS, antivirus, software applicativi) e costi di infrastruttura (consumo energetico, cooling, ecc.).

In generale, la linea guida da seguire e' che il chargeback/showback NON va usato per ribaltare i costi di infrastruttura (server, licenze, consumi, ecc.) ma deve rappresentare un ribaltamento dei costi per il SERVIZIO che viene offerto. Why? perche' fa + cloud ;-).

Scherzi a parte, oltre ad essere + cloud oriented come approccio, l'analisi dei costi si concentra su quello che viene veramente erogato (il servizio) e non sui singoli asset tecnologici. Questo, oltre a valorizzare il valore aggiunto che ci mette il supereroe sysadmin (eheh), evita anche che il ribaltamente dei costi faccia da freno all'innovazione (del tipo: perche' dovrei pagare di + per il tuo nuovo storage fico che vuoi comprare? a me va benissimo di pagare poco per quello che c'e'... e' un problema tuo (del sysadmin) fargli reggere i miei trilioni di iops.. ecc ecc).

Riassumendo: il chargeback/showback e' una tematica complessa (e imho molto interessante). Ocio pero' a non ridurla a una mera misurazione/billing dei costi perche' ottieni l'effetto contrario a quello desiderato. Va introdotta come nuova prassi organizzativa, a cui deve poi seguire un riscontro derivato dalla tecnologia.  

Ah, dimenticavo... ad oggi e' ancora considerato l'unico antidoto conosciuto al virusel del vSprawl.. (se applicato secondo la ricetta del medico 🙂 ).

Bye

PJ

Tinto1970
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il chargeback/showback NON va usato per ribaltare i costi di infrastruttura (server, licenze, consumi, ecc.) ma deve rappresentare un ribaltamento dei costi per il SERVIZIO che viene offerto...

Questo, oltre a valorizzare il valore aggiunto che ci mette il supereroe sysadmin....

sì, molto giusto.

E' una cosa che si era tentata di fare poco fa, anche perché a seguito di riorganizzazioni di gruppo si sono accentrati qui nel mio "ufficio" anche servizi erogati ad attivita' di societa' che operano in settori molto eterogenei (anche troppo...).

A un mio collega hanno fatto sviluppare un programma per registrare il tempo "perso" da ogni sysadmin/programmatore per progetto e società.

Purtroppo il capo si è fatto tentare dall'avere lo sviluppatore a disposizione "gratis" quindi ne è uscita una cosa complicatissima, brigosa da usare, che è stata vista male dai colleghi più old minded, che l'hanno sentita come una cosa "per il controllo dei lavoratori", rivolgendosi al sindacato.

Io invece la vedrei bene perché se chi mi "usa" mi "paga" forse ci pensa due volte prima di farmi fare cose complesse e, a volte, anche totalmente inutili Smiley Wink

Scusate se sono andato un po' OT.

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ldelloca
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Pj,

sai che il tuo post dovrebbe essere stampato e mandato a memoria da sedicenti IT managers che si trovano in giro? 🙂 Veramente, scritto in modo perfetto!

Un paio di anni fa avevo aiutato un provider a quotare un servizio di VPS ospitate su VMware, ne era scaturito un file excel pieno di macro, ma basate fondamentalmente sul modello TFR, perchè ovviamente va a vantaggio sempre del fornitore, che calcola solitamente i valori massimi e non di uso istantaneo: se ti alloco 2 ghz di cpu, tu raramente la userai sempre al 100%, ma la pagherai a prescindere.

Avessimo avuto Chargeback due anni fa!!!!

PJ, per approfindire il discorso, io ho visto solo ChargeBack, tu vkernel e vfoglight mi pareva di aver capito da una nostra chiaccherata che li avevi testati o quantomeno valutati, ti andrebbe velocemente di scrivere qui pro/contro di ognuno?

Ciao,

Luca.

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Luca Dell'Oca
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drakpzone
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Grazie Luca, troppo buono.

Riguardo alla 'comparison', ora non riesco a scrivere una analisi esaustiva, ma posso sintetizzare gli elementi salienti che mi sono saltati all'occhio.

VKernel: molto semplice e pragmatico: costi pressoche' identici a vCenter Chargeback. Di molto carino ci sono le loro linee guida per la definizione dei cost model, e un praticissimo foglio excel per determinare cost units e cost element partendo da elementi semplici (ad es. Costo server, storage, ram, ecc.). Molto focused sulle metriche base 'succhiabili' da vCenter... La customizzazione non e' esagerata... (Ad es. Impossibile applicare il cost model a sistemi fisici).

vCenter Chargeback: fail fail epic fail: il prodotto in se e' probabilmente il meglio in termini di integrazione con vCenter (e ci mancherebbe). Anche qui grande focus sulle metriche 'base' prese da vCenter, e buona organizzazione delle gerarchie di stakeholder e/o strutture/prodotti da show/chargebackare. Il fail deriva dal fatto che il mio vCenter db e' su oracle RAC (lo so, non infierire...), e vCenter Chargeback non lo supporta manco a martellate (anche se lo danno per supportato... Bah). Provato anche ultima release e scalato sul supporto. No way.

Con sqlserver non mi sono noti problemi di sorta.

vFoglight (chargeback cartridge): integrata molto bene nella suite foglight, tant'e' che si puo' impiegare anche per sistemi fisici. E' una feature di foglight, quindi ti devi prendere tutto il malloppo.

I cost model si possono creare sia TFR che MRU, ma le metriche supportate sono limitate (no storage i/o... Big fail). Inoltre, la GUI impone alcuni vincoli assurdi, tipo: una volta creato un cost model non si puo' + cancellare :smileyconfused: . Morale, deve ancora maturare e puo' andar bene se si ha gia' vFoglight e si vuole 'giocare' col chargeback.

Morale: se funzionasse (a me) probabilmente sceglierei vCenter Chargeback, anche se VKernel non mi dispiace affatto (molto pragmatico). VFoglight ancora immaturo sul fronte chargeback. A favore di vCenter Chargeback e' anche il fatto che e' + 'streamlined' rispetto agli altri vCenter* tools/addon, per cui il tutto assomiglia di + a un framework operazionale di quanto possano fare i singoli pezzi.

Vedremo se con Operations....

My 2 cents

PJ

Da: Luca Dell'Oca

Inviato: Wednesday, June 15, 2011 08:24 PM

A: Piergiorgio Spagnolatti

Oggetto: New message: "Come valorizzare le risorse usate dalle VM"

VMware Communities<http://communities.vmware.com/index.jspa>

Come valorizzare le risorse usate dalle VM

reply from Luca Dell'Oca<http://communities.vmware.com/people/ldelloca> in Italy Area VMware User Group - View the full discussion<http://communities.vmware.com/message/1773227#1773227

ldelloca
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Alla faccia dell'analisi sintetica 🙂

Comunque, riguardo Operations, a me pare più che altro una NOC Interface, con buone capacità di fare drill down e correlation, per dirla alla vmware "root cause analysis"; con la capacità predittiva in realtà data da Capacity IQ (che già tu possiedi).

Come ben sai (carogna che fai queste alzate...), il mio Operations è in funzione da sabato scorso. Ha in canna 1 cluster HA/DRS con 3 nodi ESXi e 26 VMs, diamogli il tempo di produrre un pò di storico, poi ne riparleremo sicuramente 😉

RAC non so nemmeno cosa sia, l'unico acronimo che mi fa venire in mente è il Royal Automobil Club di Gran Bretagna 😛

Ciao,

Luca.

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Luca Dell'Oca
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grazie a tutti per le preziose info!

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