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sasab
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Storage esterno o in locale ?

Ciao a tutti, leggendo i vari post mi sembra di capire che ultimamente sempre più spesso ci si orienta verso una soluzione che fa riferimento all'utilizzo di storage esterni (a cui si fa accesso ad esempio attraverso protocollo iscsi) piuttosto che memoriazzare le vm su dischi in locale...però vorrei capire (ovviamente a parità di prestazioni) perchè conviene (o non conviene...) utilizzare uno storage esterno piuttosto che dischi in locale ? ci sono delle linee guida ?

Grazie...spero di non essere il solo ad avere questo dubbio amletico ! 🙂

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Salvatore.

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Tinto1970
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'se si rompe la cpu..." questo presuppone o che metto in magazzino una cpu di scorta o comunque devo prevedere a monte una replica delle vm che mi consentano di erogare il servizio in caso di fermo dello storgae esterno o sbaglio ?

spaccato di vita quotidiana: NetApp FAS270 da 2TB netti che serve un cluster linux old style (no virtualizzazione). Per problemi di soldi la macchina è a singola testa e non doppia. La CPU si rompe, tutto si pianta di notte. Telefonata alla NetApp, prove e riprove, deducono che è la CPU, arriva il pezzo dopo poche ore, montato la mattina successiva con l'aiuto telefonico. Con un po' di esperienza ci vogliono 10 minuti a cambiare i pezzi e altri 10 a fare il disk assign. In totale un fermo di poche ore.

Oggi con un po' più di budget si prende un file server a doppia testa, che costa sicuramente meno di due macchine con i relativi dischi!

Nota che avere un secondo storage "di basso profilo" va bene se lo usi per fare i backup delle VM e anche dei dati, ma nella maggior parte dei casi ti accorgeresti che, se provi a usarlo in produzione, non ce la fa, si pianta tutto, fai altri danni, ed è peggio che non averlo affatto.

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Alessandro aka Tinto VCP-DCV 2023 | VVSPHT 2023 | VMCE 2024 | vExpert 2024 | Veeam Legend
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sasab
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bhè però parliamo di uno storage Dell MD3200i che costa se nn sbaglio all'incirca 9000/10000 $ ! 🙂 complimenti ! 🙂

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Salvatore.

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ldelloca
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Beh, doppia testa e doppio alimentatore sotto una certa cifra non trovi nulla, però lo puoi creare a un costo inferiore riempiendolo di SATA, abbatti non di poco i costi, e se stai attento coi modelli, puoi aggiungere sas a un sistema sata.

E in ogni caso, ti ripeto, fai i calcoli di quanto ti sono costati tutti i dischi che hai dentro ai 10 nodi...Metti solo 3 dischi in raid5 su ogni sistema, anche fossero solo 200 euro a disco, 30*200 fa 6000. Con queste cifre sistemi come il Dell puoi pensare di comprarli.

PS: il progetto è partito col sistema di produzione fatto girare sul vessraid, l'investimento successivo ha portato all'acquisto del Dell e passaggio del Promise da produzione a backup.

Ciao,

Luca.

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Luca Dell'Oca
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Luca Dell'Oca | vExpert 2011-2012-2013-2014-2015-2016-2017, VCAP-DCD, CISSP #58353 | http://www.virtualtothecore.com | @dellock6 | http://www.linkedin.com/in/lucadelloca | If you find this post useful, please consider awarding points for "Correct" or "Helpful"
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lukaam
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Ciao Luca,

mi riallaccio alla discussione in quanto anche io ho gli stessi dubbi sull'utilizzo di storage condiviso o locale.

Penso che la questione sia un pò diffusa: Utilizzare o no storage di fascia bassa come datastore primario per Vsphere(per clienti piccoli)?
Il fatto è che mi trovo a gestire clienti non grandi, al massimo arriviamo a 20-25 utenti, 5 macchine virtuali che fanno terminal server, gestionale no db, server di posta.

Anche io sono convinto che uno storage enterprise sia sicuramente più sicuro ed efficiente, ma ho comunque paura a far acquistare al cliente un solo storage, per quanto sia senza singoli punti di failure, ed in ogni caso possa sempre guastarsi come qualunque macchina. E' comunque un server anche se ridondato in tutto e quindi può fermarsi per una problematica magari assurda e imprevedibile e alla fine mi ritrovo come se avessi un solo  server con lo storage locale, che è la situazione che ho adesso(chiaramente con un nas che riceve i backup).

Chiaramente i budget disponibili sono quello che sono per utenze di questo tipo e certo non posso far acquistare due storage enterprise che replicano più due nodi ESX e software di backup perchè il cliente mi manda a quel paese.

Fra le altre cose stavo valutando Veeam come soluzione di backup perchè credo sia la migliore disponibile sul mercato, ma il nodo di tutto rimane lo storage. Fra le soluzioni fascia bassa mi sembra che fra i prodotti migliori ci siano i qnap, ma anche prendendo un modello non base manca sempre e comunque la ram ECC(a meno di andare sul top di gamma ma a quel punto c'è altro da scegliere) e questa è una cosa che su uno storage mi fà molta paura, trovarsi con il volume raid distrutto è un attimo. Ho avuto anche guai con i controller dei server che se pur discreti(tipo IBM serveraid m5014-15) quando impazziscono fanno guai, piantano il server e prima di capire che la colpa è del controller ce ne vuole.

Vorrei arrivare ad un punto di essere un pò più tranquillo lato storage e non vorrei infilarmi in rogne peggiori scegliendo uno di questi storage più economici e trovarmi con sorprese peggiori di quelle che ho avuto finora e garantire al cliente un minimo di scalabilità, anche se non ho clienti che cresceranno così tanto, quando si arriva ad un paio di nodi ESX con eventuale storage condiviso siamo a posto per un bel pezzo..

Grazie a chiunque possa togliermi almeno un pò di questi dubbi amletici!

Saluti

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ldelloca
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Ciao,

il problema principale è alla fine riassumibile in "spendere di più prima, ed evitare rogne dopo".

Dal tuo post emerge per l'ennesima volta questo problema: il budget è ridotto all'osso, ma con quel budget si vuole (il cliente o noi consulenti...) garantire un livello di affidabilità decente. Purtroppo il punto di incontro tra i due elementi è sempre più in alto di quello che si pensa, e detto chiaramente, sotto una certa cifra di budget la virtualizzazione NON si fa. So che è molto categorica e drastica come risposta, ma non si può limare ogni elemento ridondante al fine di ridurre il TCA, e sperare che il tutto funzioni e ci faccia dormire la notte.

Una soluzione, come ho già espresso in altri post, è di avere il doppio storage e replicarlo via software con sistemi come Veeam. Non si garantisce un HA puro come usando due storage che abbiamo queste funzioni in hardware, ma si avrà comunque una replica asincrona, che garantisce un RTO diciamo dall'ora in su nel peggiore dei casi.

Se il cliente vuole un RTO inferiore, allora "deve" essere disposto a spendere di più. Altrimenti è la storia della botte piena con la moglie ubriaca.

Ciao,

Luca.

Luca Dell'Oca | vExpert 2011-2012-2013-2014-2015-2016-2017, VCAP-DCD, CISSP #58353 | http://www.virtualtothecore.com | @dellock6 | http://www.linkedin.com/in/lucadelloca | If you find this post useful, please consider awarding points for "Correct" or "Helpful"
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lukaam
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Si infatti pienamente d'accordo con te ed anch'io la penso in questo modo, con budget ridotti è meglio prendere due server con storage locale ed andare di Veeam.
Forse l'unica alternativa per avere HA fra due nodi è il nuovo vmware VSA che stavo guardando fra le altre cose. A me dà qualche dubbio perchè mi sembra una soluzione un pò macchinosa anche se interessante, e non sò se è utilizzabile insieme a Veeam per fare un backup esterno ma penso di si.

Viste le opinioni contrastanti che si leggono in giro sui nas di fascia bassa, credo proprio che li rilegherò solo a sistemi di backup come ho fatto fino ad adesso punto e basta.

Ciao,

Luca

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ldelloca
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Le soluzioni VSA (non solo quella VMware) sono ottime innanzitutto se si deve recuperare spazio disco presente localmente sui vari servers ESXi già installati precedentemente.

Ci sono ovviamente altri casi d'uso, ma non sono sempre convinto che facendo i conti delle licenze VSA e dei dischi locali, non si ottengano gli stessi costi di una SAN esterna. In caso di nuove infrastrutture, specie con l'avvento di vSphere 5 e quindi di ESXi obbligatorio, oramai si disegnano fin dall'inizio i server senza storage locale (giusto uno storage SD o USB per avviare ESXi).

Libero ovviamente di essere smentito da opinioni contrarie.

Luca.

Luca Dell'Oca | vExpert 2011-2012-2013-2014-2015-2016-2017, VCAP-DCD, CISSP #58353 | http://www.virtualtothecore.com | @dellock6 | http://www.linkedin.com/in/lucadelloca | If you find this post useful, please consider awarding points for "Correct" or "Helpful"
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lukaam
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Si infatti facendo due conti, se il cliente deve comprare tutto nuovo o quasi, tra dischi, controller e licenze VSA, per installazioni più piccole forse conviene prendere direttamente una enclosure SAS e collegarci i due nodi. Costa comunque meno di uno storage Iscsi e non si rischia l’accrocchio con altri tipi di storage a basso costo.

Aggiungo come mia riflessione, che manca proprio una soluzione per le piccole aziende che comunque hanno bisogno di elevata sicurezza e protezione dei dati proprio come una grande azienda, perchè la perdita di quei dati potrebbe portare alla chiusura dell’attività.  L’unica speranza è che in futuro, per venire in contro a queste esigenze, i produttori Hardware mettano a disposizioni delle soluzioni storage locale nei server, più efficienti. Già esistono nodi doppi in un singolo chassis, ridondare il controller fra i due nodi che condividono lo stesso pool di dischi potrebbe essere una soluzione ottima senza singoli punti di failure e senza mettere in mezzo altro hardware e software.

Luca

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lukaam
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Salve a tutti,

vorrei sapere se qualcuno ha avuto esperienze con storage IBM, tipo DS3500. IBM mi fà un pò paura ultimamente, una marea di patch critiche sulle macchine che sembra che se non le aggiorni debba esplodere tutto..

Ho sentito invece parlare molto bene di Dell e delle sue San in particolare Equallogic. Probabilmente fra un pò per un cliente, forse l'unico che vorrà mettere su una soluzione del genere, dovrò studiare una soluzione completa di virtualizzazione con storage condiviso. Magari senza arrivare proprio ad Equallogic, comunque con Dell mi sembra si riesca ad ottenere una soluzione completa a prezzi un pò più bassi e soprattutto un unico punto di contatto per l'assistenza.

Vorrei sapere chi ha esperienze con Dell e soprattutto come si riescono a gestire le patch sui server/storage. Con IBM, dove ho maggiore esperienza, c'è sempre un pò di ansia che non sia mai tutto a posto se non è aggiornato all'ultimo firmware e sopratutto per aggiornare un server ci vuole veramente un'ora! Per non parlare poi della fase di boot che è biblica.. E' soprattutto se l'assitenza è preparata con vmware. IBM, nei casi che ho avuto, ha sempre fatto un pò orecchie da mercante ed ho parlato con tecnici che sapevano installare software di diagnostica solo su windows..

Grazie a tutti,

Luca

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AndreTheGiant
Immortal
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Segreto di pulcinella. I Dell PowerVault MD3xxx, i DS entry level di IBM e alcuni storage di HP usano la stessa elettronica di LSI (prodotta su concessione di NetApp).

Quindi per la fascia enterprise entri-level sono quasi tutti uguali. Cambia a volte (di poco) il software di gestione e alcune feature.

Oltre che ovviamente la gestione della manutenzione e della garanzia dove alcuni vendor non sono sempre celeri o precisi.

Andrew | http://about.me/amauro | http://vinfrastructure.it/ | @Andrea_Mauro
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ldelloca
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Cambia però anche il firmware di gestione, e qui le differenze si sentono maggiormente.

Esempio lampante le librerie VAAI, che sulla P2000 sono disponibili da qualche release mentre IBM nemmeno si sogna. Poi alla fine le meccaniche e il controller soprattutto son sempre quelle, quindi le prestazioni sono praticamente sempre le stesse.

Per vedere le differenze si deve salire di categoria, come per gli Equallogic citati, ma anche il prezzo inizia a cambiare; oddio, nemmeno più di tanto come qualcuno potrebbe pensare...

Luca.

Luca Dell'Oca | vExpert 2011-2012-2013-2014-2015-2016-2017, VCAP-DCD, CISSP #58353 | http://www.virtualtothecore.com | @dellock6 | http://www.linkedin.com/in/lucadelloca | If you find this post useful, please consider awarding points for "Correct" or "Helpful"
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lukaam
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Soprattutto per quanto riguarda la garanzia e la spedizione parti di ricambio ho avuto seri problemi con HP, litigare per farsi cambiare le parti, le stesse che arrivano con giorni di ritardo e a volte anche già guaste(soprattutto alimentatori).

IBM per ora nulla da dire sulla celerità dei contatti dei tecnici e spedizione parti di ricambio.

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lukaam
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Infatti quello che mi interessa maggiormente è il firmware di gestione e la gestione dei guasti e garanzie, motivo per il quale ho abbandonato HP(Parlo solo di server non di storage).

IBM qualche dubbio sulla qualità dei rilasci firmware me l'ha fatto venire visti i numerosi update sempre da fare e sempre critici.

Di Dell non sò veramente nulla da questo punto di vista, mai provati in produzione nè server, nè storage,

Luca

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ldelloca
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Ho usato qualche volta la serie MD, niente da lamentare. Credo Andrea in quanto partner Dell ti sappia dare opinioni di prima mano migliori.

Riguardo il support, purtroppo ogni vendor ha le sue magagne, e dipende molto dalla nazione e come viene gestita: sento spesso lamenti di HP in Italia, mentre qui da noi in Canton Ticino (quindi sotto la country Svizzera) sono impeccabili da sempre. I partner/distributori poi ci mettono del loro, scaricando sempre sul vendor quasi tutto invece di gestire in modo decente almeno il primo livello...

Dubbio: ma fate sapere tramite gli opportuni canali di questi problemi col supporto? Altrimenti continueranno a essere gestiti male.

Luca.

Luca Dell'Oca | vExpert 2011-2012-2013-2014-2015-2016-2017, VCAP-DCD, CISSP #58353 | http://www.virtualtothecore.com | @dellock6 | http://www.linkedin.com/in/lucadelloca | If you find this post useful, please consider awarding points for "Correct" or "Helpful"
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lukaam
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Il fatto è che noi siamo un piccolo rivenditore e nonostante lamentele(il nostro titolare riuscì a parlare con un referemente commerciale con molta fatica) non ci considerarono. Il mio titolare li salutò con la promessa che non avremo più venduto HP. Tanto per fare un esempio, anche farsi cambiare un DAT guasto era un dramma, veninano richieste prove su prove e guai se la distribuzione linux non era supportata da loro, non volevano aprire e gestire il guasto. Ma sappiamo benissimo che gli errori di input/output sono quelli per tutte le distro...

Poi mettiamoci la zona (Grosseto e provincia) che sicuramente era gestita male ma non c'è stato modo di risolvere.

Con IBM non ci sono stati questi problemi, fino ad adesso ma vedremo in futuro. Siamo andati un pò a fiducia anche perchè siamo rivenditori di software Teamsystem, e loro da anni hanno sempre consigliato ed utilizzato soluzioni IBM.

Per questo ero incuriosito da come funzionano le cose con Dell, poco tempo fà ci hanno contattato loro offrendo subito un contatto commerciale diretto per informazioni e quotazioni che ancora però non abbiamo preso in considerazione.

Luca

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AndreTheGiant
Immortal
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Garantisco che i vari PowerVault MD3xxx vanno benone. Tipicamente per 2-3 nodi di virtualizzazione sono più che sufficienti (anche con 20-40 VMs).

Ovviamente poi dipende da carico e tipo di VM.

Ma devo essere onesto e vanno bene anche i modelli equivalenti di IBM (conosco varie aziende che usano, ad esempio, i DS3400 senza particolari problemi). Sugli HP ho meno casi, ma non dubito della loro validità.

Per l'assistenza non vorrei fare pubblicità promozionale (e quindi non dirò con chi mi trovo bene), ma giustamente casi negativi è opportuno portarli alla conoscenza.

Per il firmware va anche detto che se abbinati a licenze Essential+ (o standard) i vari VAAI et simila non possono essere sfruttati... quindi spesso anche sì siamo simili o comunque non differenze particolarmente significative.

Interessante su alcuni modelli anche la possibilità di montare i dischi dei server (ma non sempre è ufficialmente supportato).

Andrew | http://about.me/amauro | http://vinfrastructure.it/ | @Andrea_Mauro
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lukaam
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Per la soluzione che ho in mente io le prestazioni sarebbero più che sufficienti. Massimo 2 nodi, un pò di carico ma niente che possa impensierire uno storage del genere.

Penso di aver capito con chi ti trovi bene e lo terrò a mente nelle prossime chiaccherate con i fornitori!

Per quanto riguarda gli hard disk montati su storage di questa fascia, sono linee di produzione totalmente diverse da quelle dei server? Io ho sempre più esperienze di dischi falliti su storage locale dei server e addirittura casi dove le rotture sono multiple e contemporanee.

Luca

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ldelloca
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Ciao,

le rotture contemporanee purtroppo avvengono perchè i server e gli storage vengono assemblati con le medesime partite di dischi, e se una partita è difettosa l'effetto è sempre di rotture multiple.

Riguardo il "riciclo" di dischi da server locali a storage, io ho esperienza diretta tra HP, da dei DL a una P2000, andato via liscio come l'olio, però effettivamente non sono configurazioni spesso supportate dai vendor; unicamente perchè gli stessi dischi per storage vengono venduti a prezzi superiori degli stessi modelli per server....

Per IBM, io ho avuto sempre buonissimi riscontri dalle varie serie DS3400/3500, macchine solide, con poche funzioni magari ma tutto sommato adatte per gli ambienti in cui si implementano solitamente.

Ciao,

Luca.

Luca Dell'Oca | vExpert 2011-2012-2013-2014-2015-2016-2017, VCAP-DCD, CISSP #58353 | http://www.virtualtothecore.com | @dellock6 | http://www.linkedin.com/in/lucadelloca | If you find this post useful, please consider awarding points for "Correct" or "Helpful"
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lukaam
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Come me la immaginavo io allora! bhe d'altra parte i vendor cercano di differenziare il mercato...

Può essere utile pianificare update hardware delle macchine, che sò, annuali, in modo da avere sempre firmware aggiornati? IBM ad esempio è molto pignola su questo aspetto e richiede sempre update firmware all'ultima versione; ma io non sò se è meglio oppure c'è il rischio di andarsela a cercare perchè l'ultimo firmware pubblicato magari ha qualche buco e rischio di peggiorare le cose..

E poi è anche un bel problema di tempi, sui server ci vuole anche un'ora per aggiornare tutto e se in produzione c'è solo quella macchina può essere un problema. Sugli Storage doppia testa credo sia meno problematica perchè si aggiorna solo una testa alla volta senza mettere offline la macchina.

Luca

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ldelloca
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Non sono mai stato un fanatico dell'ultimissimo firmware a tutti i costi, è però confermato che praticamente TUTTI i vendor, in caso di problemi, come prima attività chiedono di aggiornare all'ultima versione (anche perchè se magari tra le fix c'è quella che riguarda il problema, si evitano lo sbattito).

Per poter gestire tutto con tranquillità bisognerebbe avere tutto ridondato, in modo da poter gestire senza patemi i tempi di fermo di ogni componenti, sia i fermi previsti per l'aggiornamento sia eventuali blocchi dovuti a problemi.

Per il resto, c'è sempre una percentuale minima di rischio, anche sui firmware per singola testa alla volta, intanto non tutti i vendor ammettono di eseguire le due teste con differenti versioni del firmware se non per il periodo necessario all'aggiornamento, secondo magari alcune magagne si manifestano dopo parecchio (ho ancora in mente i dolori di pancia di un firmware Lefthand che bloccava le lun dopo X giorni nemmeno fosse una time bomb Smiley Happy).

Ciao,

Luca.

Luca Dell'Oca | vExpert 2011-2012-2013-2014-2015-2016-2017, VCAP-DCD, CISSP #58353 | http://www.virtualtothecore.com | @dellock6 | http://www.linkedin.com/in/lucadelloca | If you find this post useful, please consider awarding points for "Correct" or "Helpful"
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