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sasab
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Storage esterno o in locale ?

Ciao a tutti, leggendo i vari post mi sembra di capire che ultimamente sempre più spesso ci si orienta verso una soluzione che fa riferimento all'utilizzo di storage esterni (a cui si fa accesso ad esempio attraverso protocollo iscsi) piuttosto che memoriazzare le vm su dischi in locale...però vorrei capire (ovviamente a parità di prestazioni) perchè conviene (o non conviene...) utilizzare uno storage esterno piuttosto che dischi in locale ? ci sono delle linee guida ?

Grazie...spero di non essere il solo ad avere questo dubbio amletico ! 🙂

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Salvatore.

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Tinto1970
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per poter godere di tutte le meravigliose funzioni di vsphere: HA, vMotion, etc etc. Smiley Happy

linee guida? beh in breve: lo storage deve essere affidabile così come la rete che lo connette agli host esxi

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Alessandro aka Tinto VCP-DCV 2023 | VVSPHT 2023 | VMCE 2024 | vExpert 2024 | Veeam Legend
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ldelloca
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Ciao,

assolutamente il tuo dubbio è diffuso.

Il vantaggio dello storage condiviso è appunto l'essere condiviso: con più nodi ESXi posso accedere allo stesso storage e impedire che il nodo ESXi stesso fermandosi costituisca un punto critico dell'infrastruttura.

Ovviamente poi non elimino la criticità dello storage, semplicemente la tolgo dal nodo vmware e la porto sullo storage. Quindi è buona norma ridondare questi storage, dal raid dei dischi, passando per il doppio controller e il doppio alimentatore, e path ridondati per raggiungerlo, siano essi sas, iscsi o FC.

Lo storage condiviso infine non è più un "lusso", ma una necessità quando vuoi sfruttare funzioni come vmotion/DRS e HA

Ciao,

Luca.

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Luca Dell'Oca
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sasab
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..prima di tutto grazie per le risposte ricevute !

La mia riflessione era questa...escludendo per ora il discorso vmotion & ha capisco che può essere interessante non avere come punto critico l'host esxi è pur vero (ovviamente parlo della mia realtà) che usando ovunque software per la replica/backup delle vm l'host esxi non diventa più (o meglio è al pari degli altri) un punto così critico tanto da giustificare la 'spesa' per uno storage esterno.

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Salvatore.

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AndreTheGiant
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Se hai una versione free o la Essential (quindi senza HA e vMotion) lo storage condiviso non è indispensabile.

Software di replica delle VM ci sono (ma non sono gratis) e dei buoni controller RAID ci sono a prezzi accettabili.

Se però già si pensa di crescere nel futuro allora lo storage condiviso potrebbe essere un buon investimento.

Andrea

Andrew | http://about.me/amauro | http://vinfrastructure.it/ | @Andrea_Mauro
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ldelloca
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Appoggio 100% quanto detto da Andrea, lo storage condiviso è il primo passo per crescere nella struttura. Che poi, storage condivisi di livello decente, per certe prestazioni, non costano poi tantissimo.

Ciao,

Luca.

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Luca Dell'Oca
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Tinto1970
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Che poi, storage condivisi di livello decente, per certe prestazioni, non costano poi tantissimo.

dalla mia piccola esperienza, spezzo una lancia per i netapp: oltre ad andare bene hanno il rilevante vantaggio di andare bene in nfs che è il protocollo più facile da gestire e anche il più robusto in caso di rete non proprio "corazzata".

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sasab
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Buongiorno a tutti e grazie ancora per i contribuiti..Luca nel post precedente diceva "lo storage condiviso è il primo passo per crescere nella struttura"..per crescere in che senso ? cioè di quali dimensioni di struttura parliamo ?

mi chiedo e vi chiedo questo in quanto gestisco una struttura con circa 10 host esx e tra vm in produzione e repliche ci saranno all'incirca 60/70 vm e fino ad oggi non ho mai usato storage esterni per memorizzare le vm (ho sempre utilizzato HD in locale all'host esx), però non ci vedo grossi benefici se non consideriamo HA e vmotion..quindi per crescita intendiamo l'uso di queste funzionalità ?

capisco che si tratta di un discorso 'filosofico' però per me è comunque importante capire in che direzione andare..giusto per scherzare forse questa è più una discussione da twitter piuttosto che da forum ??? 🙂

Buon lavoro a tutti.

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Salvatore.

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Tinto1970
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gestisco una struttura con circa 10 host esx e tra vm in produzione e repliche ci saranno all'incirca 60/70 vm e fino ad oggi non ho mai usato storage esterni per memorizzare le vm

:smileyshocked:

io pensavo che avessi una cosa piccina con un host solo!

Con quei numeri usare gli storage interni è.... mi censuro :smileygrin:

Passa agli storage condivisi e usa vSphere come va usato, senza se e senza ma.

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sasab
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permettimi di dissentire..utilizzo veeam b&r e ti posso dire che fino ad oggi (faccio gli scongiuri) tutte le volte che ho avuto problemi ho potuto ripristinare la situazione in pochissimo tempo..è chiaro che avere HA sarebbe ancora meglio ma è un pò come dire che avere un sistema in cluster è sicuramente meglio che avere dei dischi in RAID (..giusto per fare un esempio veloce).

Se utilizzo uno storage condiviso me ne serve un secondo per avere ridondanza e mi serve vsphere con licenze tali da poter utilizzare vmotion ed HA (per carità male non sarebbe !) però anche avendo memorizzato le vm sui dischi e facendo delle replica con puntalità ed avendo degli strumenti di controllo per la gestione degli allarmi non credo sia molto differente dall'utilizzare storage..credo tutto si possa sintetizzare dicendo che se si disponde di funzionalità quali HA e vmotion allora potrebbe convenire usare storage condivisi in caso contrario grossi vantaggi non ce ne sarebbero, a questo bisogna aggiungere anche che quando parlo dell'utilizzo di hard disk parliamo sempre di HD con tecnologia SCSI e controller RAID HP o IBM.

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Salvatore.

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Tinto1970
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tutte le volte che ho avuto problemi ho potuto ripristinare la situazione in pochissimo tempo

con uno storage ben fatto avresti avuto molti meno problemi, poi certo che dipende da che fermi macchina puoi tollerare...

Se utilizzo uno storage condiviso me ne serve un secondo per avere ridondanza

no: ti serve UNO storage che abbia ridondanza interna. se ne hai un secondo indipendente e ti si rompe il primo comunque si pianta tutto no?

Se ne hai uno 'robusto' ti si guasterà un pezzo ma intanto che lo ripari tutto continua a funzionare.

Infine: usando lo starege interno ti perdi uno dei livelli di astrazione della virtualizzazione.

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sasab
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è giusta la precisazione di avere 1 storage ma comunque con due controller, dischi in raid etc.

Avendo il secondo storage se si rompe il primo non mi si pianta tutto...mi basta far partire la vm memorizzata sul secondo storage.

Riportando l'esempio fatto in precedenza è chiaro che avere un server in cluster è più affidabile che avere n dischi in raid però i costi che comporta avere un cluster sono decisamente più alti..ritornando al discorso delle vm a parità di costi probabilmente conviene risulta più affidabile la struttura da me indicata piuttosto che uno storage esterno ripeto però a parità di costi (sia hardware che di licenze).

Grazie.

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Salvatore.

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Tinto1970
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è giusta la precisazione di avere 1 storage ma comunque con due controller, dischi in raid etc.

Avendo il secondo storage se si rompe il primo non mi si pianta tutto...mi basta far partire la vm memorizzata sul secondo storage.

1 storage di buona qualità, completamente ridondato, si guasta con uan probabilità molto bassa.

avere 2 storage intanto ti raddoppia le probabilità di guasto, poi i costi di manutenzione gestione etc etc.

risulta più affidabile la struttura da me indicata piuttosto che uno storage esterno ripeto però a parità di costi

dipende pure da cosa intendi per affidabile... io forse sono un po' fuorviato dal fatto che devo garantire il servizio 24x7x365 anche quando le macchine non sono presidiate; in una situazione dove dalle 18 del venerdi' alle 8 del lunedi' puo' stare tutto fermo che nessuno se ne accorge magari può essere diverso....

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sasab
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qualche ora di fermo la domenica posso 'permetterlo' ma non di più...però come ti dicevo quando si è presentato il problema in pochi minuti (diciamo 5 tra alert che arriva e start della vm replicata) tutti i servizi sono tornati disponibili.

Concordo con te che se devi garantire 24x7x365 necessiti non solo di storage esterni ma di ben altro (struttura del ced e quant'altro) ma questo sarebbe un discorso diverso.

Io vorrei soltanto capire perchè l'utilizzo di uno storage esterno garantisce più HA (giusto per capirci) rispetto all'utilizzo di storage interni...ripeto senza considerare l'uso delle funzionalità di HA offerta da vsphere e senza vmotion.

Grazie.

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Salvatore.

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Tinto1970
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Io vorrei soltanto capire perchè l'utilizzo di uno storage esterno garantisce più HA (giusto per capirci) rispetto all'utilizzo di storage interni

normalmente gli storage interni sono dischi attaccati a un controller RAID. Il guasto al controller mette ko tutto e, anche una volta che lo sostituisci, non è così scontato che recuperi tutti i dati.

Gli storage veri hanno doppie controller, doppi percorsi di rete o fibra, dischi affidabili, sistemi operativi dedicati e intelligenti che ti aiutano in vari modi (dal farti arrivare il disco nuovo prima che quello vecchio si rompa al fatto che se si rompe la cpu la cambi, accendi, fai un 'disk assign all' e N tera di dati sono ancora li' belli pronti).

Inoltre gli storage esterni hanno capacità che quelli interni si sognano, e la possibilità di essere espansi a caldo.

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ldelloca
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Concordo con tutto quello che ha già detto Tinto.

Per aggiunta, se vuoi progettare un sistema con Veeam, lo storage primario condiviso è comunque un vantaggio indubbio.

Intanto con la modalità san (sia su fc ma anche iscsi) puoi fare backup lanless: questo vuol dire non appesantire la rete, e poter quindi realizzare backup continuati anche durante il giorno. Con Veeam, puoi quindi usare il near-CDP e fare copie anche ogni 10 minuti,cosa che con storage di fascia media faresti con le snapshot, ma a costi superiori.

Non concordo nell'avere un doppio storage "sfigato": principalmente perchè lo storage va progettato non solo per lo spazio che deve offrire ma anche per gli IOPS attesi. Se ti servono tanti iops, dovrai poi garantirli su entrambi gli storage.

Se invece usi uno storage primario di buona qualità, potrai dedicare il secondario ai backup di Veeam, da cui volendo riparti in pochi minuti col l'instant recovery.Questo storage sarà in parole povere un ammasso di dischi sata dove serve più spazio e meno performance rispetto a quello produttivo. Ci sono poi alcune soluzioni storage specificatamente pensate per i backup, in particolare per la deduplica dei dati. Questa cosa ti permette di avere un numero di versioni del backup molto maggiore.

PS: anche io pensavo avessi molte meno vm e host. Ti metto un dubbio: quanto hai pagato tutti i dischi dei vari raid locali? Sicuro che avviando i vari host con banali chiavette usb e avando messo i dischi tutti insieme in uno storage, non ci avresti risparmiato? Da un cliente abbiamo fatto esattamente questo: tre nodi HP con 8 dischi cadauno SAS, sfilati tutti i dischi dai nodi sono bastati per riempire uno chassis sas senza comprare un solo disco aggiuntivo.

Pensaci.

Ciao,

Luca.

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Luca Dell'Oca
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sasab
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è giusto quello che dici tu in merito al controller raid anche se in caso controller raid che mantengono le informazioni sia sulla scheda controller che sui dischi allora il rischio diminuisce però effettivamente c'è !

Scusa se insisto su di un punto..fermo restando che tutto quello che hai elencato in merito agli storage esterni è vero tu dici anche 'se si rompe la cpu..." questo presuppone o che metto in magazzino una cpu di scorta o comunque devo prevedere a monte una replica delle vm che mi consentano di erogare il servizio in caso di fermo dello storgae esterno o sbaglio ?

allora a questo punto la domanda sarebbe a parità di costi (è chiaro che questo è un aspetto fondamentale) cosa è più affidabile:

1- una macchina server ibm (giusto per fare un nome) con un ottimo controller raid (ed un buon livello di raid) ed una macchina 'secondaria' speculare (anche con un hardware meno corazzato) alla prima dove vengono replicate le vm

2- o comunque due macchine ma un solo storage esterno (ovviamente ben corazzato)

approfitto per ringraziare ancora una volta per le utilissime info scambiate !

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Salvatore.

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sasab
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rispondo a Luca che ha scritto nello stesso mio istante ! 🙂

sulla seconda macchina sfigata intendevo non tanto in termini di prestazioni bensì di affidabilità visto che si spera venga usata per brevissimi periodi.

Concordo che partendo da zero e pensando di dover mettere in piedi una struttura che prevedeva tutti questi host e tutte queste vm allora sarebbe stato più 'conveniente' usare storage esterni però purtroppo (o per fortuna) vi è stata una evoluzione nel corso degli anni che ha portato alla situazione attuale.

Giusto una precisazione in merito al near-CDP, nei giorni scorsi insiema a Gianluca di Veeam abbiamo fatto dei calcoli ed anche con una rete GB si riesce a fare replica ogni 10 minuti anche di vm che subiscono tante modifiche in poco tempo..vabbè ma qui si aprirebbe un discorso diverso ! 🙂

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Salvatore.

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sasab
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posso chiederti presso questo cliente quale storage esterno avete usato ? facendo i debiti scongiuri se lo storage va giù le vm dove sono replicate ?

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Salvatore.

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ldelloca
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Ciao,

lo storage produttivo è un Dell MD3200i basato su dischi SAS e su iscsi, doppia testa e doppio alimentatore; backup di Veeam in modalità VM verso un Promise VessRaid zeppo di dischi SATA da negozio. Già fatti diversi test di instant recovery con nessun problema.

Riguardo Veeam/Near-CDP/procedure di backup, mi piacerebbe molto anche a me parlarne, dovremmo organizzare un incontro dal vivo, ovviamente in sede adatta, qui siamo un pochino borderline credo...

Ciao,

Luca.

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Luca Dell'Oca
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